“Mai come oggi è necessario un nuovo impegno sociale dei cattolici”. Non ha dubbi il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Dalle colonne de il Settimanale de L’Osservatore Romano di oggi 20 settembre, spiega: per un impegno concreto e fattivo è decisivo “conoscere e sviluppare la dottrina sociale della Chiesa”. A questo fine il porporato auspica “la rinascita delle scuole di scuole di formazione socio-politiche” ispirate a questa dottrina.
Ma servono tre condizioni: anzitutto “evitare l’autoreferenzialità” attraverso “maestri che abbiano competenza e sappiano testimoniare autenticamente la fede in Cristo”. Quindi è necessario “promuovere una nuova proposta culturale” sull’Italia e sull’Europa che “sappia coniugare passato, presente e futuro” partendo “da grandi figure” come “don Pino Puglisi commemorato dal Papa pochi giorni fa. Le tre P del suo soprannome, come ha detto il Pontefice, possono essere tradotte con preghiera, parola, pane. Tre parole – chiosa Bassetti – che sono una proposta culturale e spirituale da sviluppare”. In terzo luogo, “bisogna saper fare rete. Una rete di scuole, calate sul territorio, che sappiano studiare, conoscere e proporre soluzioni per i luoghi in cui sono inserite, ma che facciano riferimento a una catena unica”; una rete che sia “luogo di libertà, spiritualità, discernimento e formazione”.
Per il presidente della Cei, la formazione socio-politica può rappresentare “un momento importante per rammendare il Paese, per ricucirlo in ogni sua parte e anche per elaborare le idee che possano ricostruire la democrazia del futuro”. “Le nostre città, la nostra Italia e la nostra Europa” hanno bisogno di donne e di uomini che “ripensino il paese” e “si assumano la responsabilità politica”, secondo le parole di don Tonino Bello, come “servitori della gioia”.
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