Memoria del futuro

Riportiamo di seguito una sintesi della sessione pisana del X Festival della Dottrina Sociale

Il X Festival Dottrina Sociale ha evidenziato a Pisa una rete di realtà che operano secondo quei principi che, dalla sua genesi nella “Rerum Novarum “di papa Leone XIII, ha percorso gli oltre cent’anni della vita della Chiesa, fino a “Laudato si’” e “Fratelli tutti” di papa Francesco.

Prima la piantumazione del melograno, simbolo della Chiesa che non rinuncia a dire la «parola che le spetta» sulle questioni della vita sociale. Così anche Pisa alle 10 di lunedi 23 novembre insieme alle 28 città italiane, ha messo a dimora nella terra una piatta solo apparentemente spoglia, pronta a dare frutti buoni.

La cerimonia si è aperta con l’introduzione dell’avvocato Giuliano Maffei, presidente dellIrccs Fondazione Stella Maris: «Vogliamo portare il  nostro contributo in questa grande crisi in cui siamo precipitati e che ci ha posto problematiche di salute, di lavoro e quindi di grande sofferenza, mettendo in rete le migliori energie».

«In questo tempo di sofferenza e di paure, piantare un melograno significa che vogliamo guardare al futuro – ha proseguito monsignor Giovanni Paolo Benotto, arcivescovo di Pisa, che ha introdotto la cerimonia e ha poi benedetto il melograno invitando tutti i presenti alla preghiera -. Non vogliamo solo rispondere alle situazioni difficili nelle quali siamo immersi, ma vorremmo costruire qualcosa che valga anche per il futuro. Sennò viviamo alla giornata e non costruiamo niente che rimanga».

“Le nostre vite – ha esordito il Sindaco di Pisa, dr. Michele Conti – sono state stravolte da un virus maledetto che ha portato lutti e dolore in tante famiglie ma ha anche messo in crisi le nostre attività, i nostri lavori ma anche il tempo libero, gli affetti, le nostre relazioni sociali. Un momento altamente drammatico che rischia di disgregare le nostre comunità e ci impedisce di guardare con fiducia al futuro. Per questo è importante che proprio adesso, nel pieno di questa “tempesta inaspettata e furiosa” come l’ha definita Papa Francesco durante la sua preghiera in una piazza San Pietro vuota e desolata, qualcuno si prenda l’impegno di progettare il nostro futuro prossimo, ponendo al centro delle riflessioni l’uomo. In questo, del resto, deve stare il nostro operare ogni giorno, qualunque sia la professione, lavoro o impegno pubblico: creare le condizioni perché il domani e quello dei nostri figli sia migliore, più giusto e solidale. In questo, senz’altro, è il mio dedicarmi alla cosa pubblica nella mia città che, proprio in questa pandemia, ho scoperto avere tante risorse nascoste, fatte di donne e uomini che si impegnano con sacrificio e dedizione per gli altri, nel mondo del volontariato ad esempio. A chi, come il sottoscritto, ricopre pro tempore una carica tanto importante per la comunità dunque spetta la responsabilità di riconoscere queste risorse e valorizzarle e, ove necessario, metterle a disposizione di tutti. Non immagino pensare cosa sarebbe stata questa crisi, ad esempio, senza il grande contributo di medici, infermieri, e volontari che hanno lavorato ben oltre i loro obblighi. Se una lezione abbiamo appreso da questa pandemia è quella, come ha detto papa Francesco “di trovarci tutti sulla stessa barca ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme”.

Il Festival DSC a Pisa è proseguito giovedì 26 novembre con un webinar che per una giornata ha richiamato amministratori, scienziati, medici e umanisti a interrogarsi sul tema: «Vivi adesso il tuo futuro. Scienza & Amore», una riflessione mirata ad approfondire il tema della  dignità umana nelle sue espressioni quotidiane come la salute, la scienza, il lavoro, l’imprenditoria, la pienezza di vita.

Dottrina sociale, salute e salvezza. Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato, ha evidenziato come “dalla parola latina ““salus”, derivino i termini italiani “salute” e “salvezza”. Non si tratta solo di salute fisica ma di una situazione complessiva che abbraccia i vari aspetti della vita umana. Uno sguardo di fede può aiutarci a dare contenuto ai concetti di “salute” e “salvezza”, in maniera particolare guardando al Vangelo. Seguire Cristo significa compiere un itinerario di pienezza umana, come ha affermato il Concilio Vaticano II: «Cristo svela l’uomo all’uomo»”. Citando l’economista Amartya Sen, il presule ha evidenziato come l’indice di valutazione della qualità della vita non sia solo il possesso economico di beni, ma ci sono altri parametri che la definiscono, parametri che nella proposta cristiana sono doni dello spirito che danno buona qualità, esperienza di salute e di salvezza perché sono sguardo al futuro”.

“Storia di salvezza” – è il messaggio di Mons. Giovanni Paolo Benotto, Arcivescovo di Pisa nei suoi saluti – Quel che può dare senso compiuto a ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà, nella prospettiva cristiana è storia della salvezza. Storia, perché siamo inseriti nel tempo che passa, che si tramuta che tende in avanti, Salvezza, perché è una realtà che continua da sempre che sarà per sempre. Oggi andremo dalle nanotecnologie alle onde gravitazionali. In questo orizzonte penso sia possibile proprio cogliere anche il senso di una dottrina sociale della Chiesa che cerca di attingere linfa vitale da ciò che è immutabile, della realtà di un Dio d’amore che non muta, dona amore e l’amore è pienezza di vita”.

La videoconferenza in diretta online si è aperta con il “Sogno Celeste” del Maestro Beppe Dati, un brano profondo e intenso da lui composto, ha aperto otto ore di riflessione e di confronto online sulla Dottrina Sociale che, grazie all’iniziativa di Don Adriano Vincenzi, da 10 anni occupa un posto centrale nella vita del nostro Paese.

“Siamo parte di una storia ispirata – ha detto la prof. Cinzia Rossi, coordinatrice del X Festival Nazionale DSC ha portato i saluti da Verona – una storia che ci invita a guardare oltre, con coraggio. Accogliere l’attuale realtà chiede di superare la paura che blocca l’azione, di non dipendere dalla ricerca di sicurezze e garanzie riposte nel potere, di abitare la scienza con amore.. Obiettivo del Festival è diffondere nella società civile (singole persone, istituzioni, organizzazioni e corpi intermedi) la conoscenza della Dottrina Sociale, valorizzando tutte le possibili sinergie”.

Il dr. Massimo Dringoli, Assessore del Comune di Pisa ha portato i saluti del sindaco Michele Conti, augurando a tutti i partecipanti a queste giornate di riflessione e confronto di lavorare proficuamente e con successo.

«Papa Francesco, anche nei giorni scorsi, durante Economy of Francesco ci ha invitato a prendere scelte decise e radicali – ha detto il dr. Valerio Martinelli segretario responsabile dell’Osservatorio giuridico legislativo della CET che ha aperto la prima sessione sui Valori universali e bene comune – ad essere presenti nei luoghi dove operiamo con senso di responsabilità, per avviare processi di trasformazione e per essere lievito nella società, contribuendo a quel progresso materiale e spirituale che ci ricorda anche la Costituzione» .

L’Avv. Giuliano Maffei ha parlato della “speranza, una carezza di eternità”. “Stare a Stella Maris mi fa sentire parte di una storia piu’ grande che affonda le radici nella notte dei tempi, in quella Sapienza e in quell’Amore universali che viaggiano nel tempo. Qui giungono bambini, ragazzi e genitori con grandi sofferenze,  spesso disperati perché vedono i loro progetti di vita saltati in aria, caduti nel buio. E’ molto importante prendersi cura di loro per dare una Speranza di guarigione e/o di miglioramento della qualità della vita”.

L’Avv. Giuseppe Mazzotta, Presidente del Centro Studi e Laboratorio sulla DSC, ha sottolineato l’attualità dei principi cardine “della solidarietà, sussidiarietà, sostenibilità, inviolabile dignità dell’essere umano, bene comune. Valori che viviamo e restituiamo come Centro Studi”.

La testimonianza di un manager e la visione del futuro, è quella che ha contraddistinto la riflessione del dr. Roberto Cutajar, Direttore generale della Stella Maris, e voler lasciare traccia nelle realizzazioni di opere che diventa quell’amore esperienza diffusa e condivisa aziendale.

“La rivoluzione-evoluzione della Fondazione Casa Cardinal Maffi”. è stata la provocazione del Presidente della Onlus dr. Franco Falorni, che ha evidenziato la “contagiosità buona che da strutture come quelle gestite dalla Fondazione può irradiarsi a tutti”. Come la Palestra di Gabriele, che illustrerò poco dopo la dr.ssa Antonia Peroni. “un mezze educativo, per allenare i muscoli della solidarietà e dell’amicizia, che è diventata una importante esperienza per studenti, sacerdoti, imprenditori e tante persone”.

Il Prof. Andrea Piccaluga, Istituto Management della Scuola Superiore SantAnna, ha ricordato l’impegno della buona imprenditoria, facendo emergere come i giovani non siano solo nativi digitali, ma anche nativi in questa nuova economia attenta alla sostenibilità e al bene comune ed esortando a dare loro spazio e responsabilità. Il dr. Andrea Maestrelli, Presidente Fondazione Opera Giuseppe Toniolo, ha sottolineando le attività intraprese a favore del lavoro e dell’impresa, come MAGIS, Corso di alta formazione in gestione dell’impresa socialmente orientata a Pisa. E in questo contesto la dr.ssa Grazia Ambrosino, Presidente di Confcooperative di Pisa, ha testimoniato la innovatività del territorio che comprende una sessantina di cooperative che non sono solo una ricchezza, ma hanno le competenze e il coraggio “di utilizzare la sospensione dovuta alla pandemia  per sviluppare processi di trasformazione, quello stare nel solco del tempo vivendo adesso il futuro”.

Dall’urgenza dell’oggi il dr. Marcello Murziani, presidente reggente del Gruppo regionale toscano UCID, ha evocato la necessità di una economia centrata sull’etica della persona, richiamando Economy of Francesco. Vibrante l’intervento del dr. Stefano Grifoni, Rappresentante UCID Nazionale e Toscana, che in qualità di Direttore del pronto soccorso dellAOU Careggi, ha mostrato come il Covid abbia cambiato la natura di questa struttura di medicina d’urgenza, trasformandola in una comunità viva, dove ogni persona viene accolta e curata.

In questo solco Don Emanuele Morelli della Caritas Diocesana di Pisa,  si è innestato con le attività promosse affinché “nessuno resti indietro”, come l’’emporio Caritas e la Cittadella della solidarietà,  perché “Quando si parte dagli ultimi non ci si dimentica di nessuno“.

Rilevanti sono stati i contributi espressi dal mondo accademico, coordinati dal prof. Giovanni Cioni, Direttore scientifico della Stella Maris, che hanno condotto i partecipanti dall’infinitamente piccolo alla grandezza del cosmo. Indimenticabili nella visione del futuro che oggi si progetta e si costruisce.

Come il prof. Giovanni Losurdo, Dirigente di Ricerca dellINFN che partendo dalla relatività di Einstein, ha ripercorso la storia di Virgo alla ricerca delle “onde gravitazionali, particelle che hanno la proprietà di attraversare l’intero universo portandoci informazioni dalle zone più remote e più dense dell’universo, zone da cui non riceviamo informazione a forma di luce”. Come Marco Cecchini del EST, Istituto Nanoscienze CNR e Scuola Normale Superiore, e il “Progetto nanoERT”, nanovettori per il trasporto di enzimi al cervello, per nuove prospettive terapeutiche per malattie da accumulo lisosomiale”. Il dr. Filippo M. Santorelli della Fondazione Stella Maris ha spiegato le potenzialità della chirurgia del DNA come prospettiva terapeutica nelle malattie rare.

E ancora la dr.ssa Michela Tosetti, fisico della Fondazione Imago7 e Stella Maris, con il progetto di un tomografo di risonanza magnetica capace di ridurre i tempi per consentire migliore capacità diagnostica nei bambini. La dr.ssa Giuseppina Sgandurra della Stella Maris con Innovate Lab trasforma i giochi in tecnologie riabilitative e di controllo a domicilio.

Internet, tra i rischi (sicurezza, hacker, fake news), evocati dal prof. Domenico Laforenza, Associato emerito del CNR, e il mondo nuovo che correrà sulle nuove autostrade digitali, come  illustrato dal prof Gian Luigi Ferrari del Dipartimento di Informatica Università di Pisa. Un mondo con una tecnologia centrata sull’uomo e con forme di futuro intelligenti e connesse. Infine il dr. Stefano Berloffa della Fondazione Stella Maris ha rilevato come il mondo dei giochi online, se usati in modo positivo, possono essere strumento di integrazione sociale.

La giornata si è conclusa con la convinzione che a Pisa come in Toscana sia viva una rete di realtà fortemente orientata ai principi della Dottrina Sociale che, ai margini della crisi pandemica in cui siamo precipitati, andrà costruito un immediato futuro che abbia al centro la dignità dell’uomo e il bene comune.

Proprio come l’avv. Giuliano Maffei ha concluso evocando le parole di Mons. Adriano Vincenzi: “Questo è il momento delle persone che ce la mettono tutta nel fare quello che devono fare, nell’adempiere alle loro responsabilità” e ha dato voce e quel “Credo Laico”, composto e scritto dal Maestro Beppe Dati che ha unito tutti nei principi della Dottrina Sociale.