Per accorgersi è necessario fermarsi, in questa corsa,
in questa furia di vivere che ci ha preso tutti.
E poi inginocchiarsi, ascoltare come bambini e guardare come innamorati:
allora ti accorgi della sofferenza che preme, della mano tesa, degli occhi che ti cercano
e delle lacrime silenziose che vi tremano.
E dei mille doni che i giorni recano,
delle forze di bontà e di bellezza all’opera in ogni essere.(Ermes Ronchi)