Don Paolo Giannoni
(1935 – 2018)
«Riusciranno a capire quanti hanno responsabilità di direzione nella Chiesa che si va verso una Chiesa più povera, povera di persone e povera di quattrini? Riusciranno a capire che non possiamo assestarci sul solo valore della morale, o prevalentemente su di esso? Non si riduce il Vangelo ad un valore etico e a morale l’opera ecclesiale. In verità, ciò costituisce un’essenziale falsificazione del Vangelo. Quando insistiamo sulla prevalenza di essere un corpo etico o un’agenzia etica, sacrifichiamo inesorabilmente l’animazione spirituale e ci candidiamo a una presunzione di egemonia che non ha più alcun riscontro nella realtà secolare. La mentalità generale oggi ha propri codici etici, diversi da quelli di patrimonio ecclesiale. Forzare la coincidenza fra i nostri codici e quelli diffusi per via politica significa mettere a rischio la credibilità del Vangelo e la stessa possibilità di intesa sull’etica».